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al testo di Marina Pacifici
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Un volo di lucciole
accompagna la reminiscenza in un intermezzo di sussurrate parole nel bagliore malinconico di una stanza. Un tempo dissolto prende forma alla luce della lanterna che arde nella mia sera folgorando su ali di chimera le briciole terrene di ogni distanza. Sono orme soltanto in un gioco d' ombre ma le ritrovo tutte nel mio cuore. Solitudine, tristezza e rimpianto... O forse il sospiro vivo d' indimenticabili ore. Ecco tutti i miei cari ormai inesorabilmente lontani seduti con me alla tavola nel giorno della festa. Sento ancora la melodia delle voci, il calore delle loro mani, l' estate di un sorriso che nell' anima mi resta. E la famiglia perduta ritrovo al completo qui al mio fianco. Ma il respiro tra la commozione si spezza nel commiato al vento di un fazzoletto bianco. Brilla fioca la lanterna questa sera tremula nel niente quotidiano. Ecco che nel passo di neve dell'infanzia l' aurora di un ricordo mi prende per mano. E mi riporta sul sentiero del dolce mio Appennino all'ombra degli ulivi dove il tempo ritrovato sorride bambino. Forse è soltanto l'illusione o un soffio di poesia. Si spegne la lanterna e l'ultimo barlume dissolve la malìa... E mi ritrovo nuda e scalza sperduta nella landa senza fine della nostalgia. |
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